2021-03-16-Il PCI e il movimento sindacale nel secondo dopoguerra
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- Categoria: Eventi 2021
Gli eventi dell'Associazione per:
“ Il centenario del Partito Comunista d’Italia.
Livorno 1921-2021"
Il PCI e il movimento sindacale nel secondo dopoguerra
Martedì 16 Marzo, ore 17.30
Link per il collegamento http://www.facebook.com/Associazione21Livorno/
Si terrà martedì 16 marzo il quarto appuntamento del programma di iniziative Il PCI, una storia da raccontare dedicato al centenario della nascita del PCI, organizzato dal Caffè della Scienza “N.Badaloni” e promosso insieme all’Associazione Culturale “21”, in collaborazione con Istoreco e con la compartecipazione del Comune.
A questo evento hanno dato il loro contributo anche l’Archivio storico Cgil nazionale e la CGIL Livorno.
Presenta
Emiliano Carnieri Caffè della Scienza
Conduce
Ilaria Romeo Responsabile Archivio storico CGIL nazionale
Partecipano
Fabrizio Zannotti Segretario Generale CGIL LIvorno
Edmondo Montali Direttore Area Storia e Memoria Fondazione Di Vittorio
Alessandro Volpi Dipartimento di Scienza politiche, Università di Pisa
Andrea Ranieri Direttore di Luoghi Comuni
Tra le tappe fondamentali che segnarono il rapporto tra il PCI e il movimento sindacale nel periodo 1948 -1991, troviamo il Piano del Lavoro” proposto dalla CGIL e l'idea di uno Statuto dei diritti dei lavoratori lanciato da Di Vittorio (1952)
Nel 1957 Bruno Trentin scrisse a Palmiro Togliatti manifestando molto apertamente il suo dissenso circa la possibilità di decidere unilateralmente, da parte padronale, sugli indirizzi, le modalità, i tempi di realizzazione dei cambiamenti tecnologici.
La CGIL, nel congresso tenutosi a Livorno nel giugno 1969, favoriva il processo unitario sancendo il principio dell'incompatibilità con il mandato parlamentare e gli uffici politici dei partiti.
Pur essendo la Cgil femminile per definizione, solo nel 2010 Susanna Camusso viene eletta Segretario generale della Cgil.
Nel 1970 si approva la legge sullo Statuto dei lavoratori che bandisce tutte le pratiche intimidatorie e ricattatorie a cui facevano precedentemente ricorso i datori di lavoro.
La fine del decennio coincise con le vertenze per i rinnovi contrattuali del 1978-79 e la linea di contenimento espressa all’ Eur ne uscì sconfitta.
In occasione della vertenza FIAT del settembre 1980, il 26 settembre Enrico Berlinguer affermava, in caso di occupazione della fabbrica, l'impegno politico, organizzativo e anche di idee e di esperienza del Partito Comunista.
L'accordo del 14 febbraio 1984 (c.d. di S. Valentino) prevedeva anche una riduzione degli effetti della c.d. scala mobile. Questo punto dell’accordo incontrò la netta opposizione della componente maggioritaria della CGIL (quella comunista). Nei fatti, la vicenda segnò la fine della Federazione unitaria e la spaccatura si acuì ancor di più in seguito al referendum abrogativo.
Ma prima ancora che quella sindacale, le spinte neo-liberiste degli anni Ottanta hanno incrinato un’altra unità: quella dei lavoratori.
Bruno TRENTIN nel 1991, assumeva la decisione di sciogliere le correnti interne.
Nel suo intervento dalla tribuna del congresso, affermava: “Anche la Cgil vive un delicato momento di transizione. Già alla Conferenza di programma di Chianciano (aprile 1989) il gruppo dirigente aveva lanciato le due parole d'ordine, diritti e programma, intorno alle quali costruire la nuova politica rivendicativa, avviando inoltre una discussione franca in tema di politica dei redditi, concertazione, riforma del sistema contrattuale, Europa.”
VIDEO SCIOPERO GENERALE - LIVORNO , 21 NOVEMBRE 1968 Sciopero generale di tre ore per lo sviluppo economico della città. Panoramiche dello stabilimento Pirelli, del porto, del cantiere navale "L. Orlando". Il corteo, composto da lavoratori, cittadini e studenti, percorre le vie cittadine e confluisce in piazza della Repubblica, dove parlano alcuni sindacalisti. I dimostranti sfilano con diversi striscioni e cartelli.
Caffè della Scienza
Associazione 21
Allegato: Il movimento sindacale dal 1948 al 1991